Eseguito a Telese Terme il primo intervento di chirurgia toracica con tecnica Wurtz. Un primato significativo, soprattutto se si considera che, per l’occasione, in sala operatoria ci sarà proprio il Prof. Alain Wurtz.
Ne abbiamo parlato col Prof. Alfonso Maiorino, Responsabile di Chirurgia Toracica presso la Casa di Cura Ge.P.O.S. di Telese Terme.
Da chi è composta l’équipe che effettuerà l’intervento?
Sarò io a guidare ed effettuare l’intervento, con il tutorato ed il monitoraggio del Prof. Alain Wurtz, Membro Permanente dell’Accademia Nazionale di Chirurgia in Francia, nonché autore della ridefinizione di questa tecnica.
Di che intervento si tratta?
È un intervento di plastica condrosternale che serve a eliminare il difetto di pectusexcavatum o petto carenato.
Esistono, nel trattamento di queste patologie, diverse soluzioni tecniche: la più in voga negli ultimi anni è la tecnica endoscopica di Nuss. Il paziente subisce un pneumotorace iatrogeno per la sistemazione della sbarra di sostegno retrosternale, col rischio di complicazioni di natura polmonare e cardiovascolare. La tecnica di Wurtz, invece, prevede l’esportazione per via subpericondrale delle cartilagini costali dalla seconda costola in giù. Al di sotto dello sterno, viene posizionata una sbarra di titanio di opportuna lunghezza, che viene poi rimossa dopo sei mesi dall’intervento in anestesia locale. La tecnica, così come il Prof. Alain Wurtz l’ha perfezionata, è applicabile sia al pectusexcavatum che al petto carenato. Il danno estetico è minimo e non vi è pericolo né di dislocazione della placca inserita nel torace del paziente né di complicazioni cardiovascolari. Anche per questo, possono essere sottoposti a questo trattamento sia individui in età pediatrica che oltre i 18 anni.
Con quanta frequenza si svolgono interventi di questo tipo?
Le deformità toraciche non sono frequenti, ma non possono altresì considerarsi rare. I casi in Campania si attestano intorno ai 10 o 15 l’anno, trattati quasi sempre in strutture ospedaliere localizzate al di fuori della Regione.
È la prima volta che la tecnica Wurtz viene utilizzata in Ge.P.O.S.?
Sì ed avremo la fortuna di essere seguiti in diretta, proprio in sala operatoria, da Alain Wurtz, del quale sono stato allievo. Per la Campania, invece, si tratta del secondo avvenimento. Il primo è stato eseguito nel giugno 2015 presso l’Ospedale Santa Maria del Popolo degli Incurabili di Napoli: sulla scorta del brillante risultato ottenuto in quell’occasione previa adozione della tecnica di Wurtz, il Prof. Dante Ronca, Ordinario della Cattedra di Chirurgia Ortopedica presso la Seconda Università di Napoli, ha suggerito alla paziente – 14 anni, napoletana – di rivolgersi alla nostra Struttura.
Possiamo dire, quindi, che l’intervento di lunedì inaugurerà una nuova stagione per la Clinica?
La nostra intenzione è creare un Centro presso la Casa di Cura Ge.P.O.S. per il trattamento delle deformità toraciche. Per questo abbiamo voluto che il Prof. Alain Wurtz ci raggiungesse per assistere e monitorare l’intervento: impadronirsi di questa tecnica significherà, per il futuro della Ge.P.O.S., scegliere tra l’applicazione di trattamenti conservativi ovvero chirurgici a seconda del caso in esame, nonché avere la possibilità di resezioni sternali in caso di tumore dello sterno. Inoltre, ai pazienti campani sarà offerta la possibilità di risolvere la propria deformità in una struttura autorevole e specializzata della Regione, evitando di dover migrare altrove.