Il test dell’HE4 – Human Epididymis Protein 4 – è tra gli esami che si eseguono presso il Centro Gammacord – Sanniotac . Esso rappresenta un marker complementare al CA125 nella valutazione del rischio di malignità del carcinoma ovarico.
Il tumore ovarico è la prima tra le neoplasie dell’apparato riproduttivo e rappresenta, in ambito oncologico, una tra le patologie più difficili nell’approccio, in quanto, non evidenziando sintomatologie specifiche, viene nella maggioranza dei casi scoperto in ritardo, compromettendo le possibilità di guarigione.
La diagnosi precoce di questo tumore è, pertanto, un elemento essenziale per ridurre la prognosi infausta e per migliorare la qualità della vita della paziente – la sopravvivenza a 5 anni supera l’85% dei casi. In tal senso, l’HE4 – una glicoproteina identificata inizialmente nell’epididimo, ma anche nelle cellule epiteliali del tratto respiratorio superiore, nel pancreas e nelle cellule epiteliali dell’apparato riproduttore – è stato individuato come nuovo marcatore, utile soprattutto nel discriminare tra cancro dell’ovaio, cisti o masse ovariche benigne e carcinoma endometriale.
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Cisti ovariche o masse pelviche benigne: CA125 aumentato; HE4 normale;
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Carcinoma ovarico o carcinoma endometriale: CA125 aumentato; HE4 aumentato;
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Carcinoma ovarico staio I o carcinoma endometriale: CA125 normale, HE4 aumentato.
La combinazione di HE4 + CA125 – conosciuta come algoritmo R.O.M.A. – è considerato il più efficace strumento predittivo per la diagnosi precoce del tumore ovarico: è in grado di classificare le donne ad alto o a basso rischio di sviluppo della malattia maligna sulla base della loro condizione di pre o post menopausa e permette di:
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aumentare la sensibilità del 3,5% rispetto ad HE4 da solo;
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aumentare la sensibilità rispetto al solo CA125 (+33%);
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aumentare la sensibilità nelle donne e nel carcinoma ovarico stadio I rispetto al CA125;
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aumentare la sensibilità nella sorveglianza delle recidive;
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monitorare l’effetto della terapia.
Il dosaggio di HE4, in associazione con il CA125, può essere inserito nel pannello delle analisi preliminari previste in caso di fecondazione assistita, al fine di tutelare la paziente e lo stesso medico dalla possibilità di insorgenza di una patologia maligna a seguito dei cicli ormonali previsti dalla procedura di fecondazione.